Mai come in questo difficile anno pandemico il rapporto con il mondo esterno, soprattutto il rapporto con la natura, spesso vissuto da una finestra, è mutato. Allo stesso tempo, le persone hanno trovato nell’arte e nella cultura un modo per evadere traendo giovamento, anche, per il benessere psicofisico. Si è sentita quindi sempre di più l’esigenza di avvicinarsi a luoghi incontaminati che riuscissero, possibilmente, a combinare questi due aspetti.
In Toscana abbiamo numerosi esempi di “musei a cielo aperto” e di arte ambientale, uno fra tutti “Il Giardino dei Tarocchi” a Pescia Fiorentina, in provincia di Grosseto.
Il giardino è un luogo magico ideato dall’artista Niki de Saint Phalle, pittrice e scultrice, verso la fine degli anni Settanta: enormi sculture coloratissime e ricoperte di mosaici in specchio, vetro pregiato e ceramiche, raffiguranti i 22 arcani maggiori dei tarocchi, “dialogano” perfettamente con la natura e il paesaggio collinare della Maremma.
Il visitatore viene portato in un mondo onirico e surreale, grazie anche a citazioni, messaggi e pensieri che troviamo durante il cammino. Fra le tante sculture, quella dalla storia più insolita è l’Imperatrice: statua ciclopica all’interno della quale Niki ha anche abitato per lunghi periodi durante i lavori.
Ad ispirare questo parco fu, non solo il “Parc Guell a Barcellona” di Antonì Gaudì ma anche “Il Parco dei Mostri di Bomarzo” a Viterbo, altrimenti chiamato “Sacro Bosco”. Il parco è stato costruito probabilmente nella seconda metà del 500 dall’architetto Pirro Ligorio e commissionato dal principe di Bomarzo Pier Francesco Orsini, detto Vicino, che lo dedicò alla moglie. Il “Sacro Bosco” è ricco di statue e sculture in basalto che raffigurano figure arcane, mitologiche e simboliche ma anche di spazi dove possiamo ammirare le “architetture impossibili” come ad esempio “la casa pendente”, inclinata perchè costruita sopra un masso non in asse. Il tutto è perfettamente in sintonia con la natura circostante e sono da non perdere le statute “Il Pegaso”, “L’elefante, la torre, la guida ed il legionario”, “La tartaruga, la donna e la balena”, “l’Orco, La tartaruga, la donna e la balena” e “Nettuno, dio del mare”.
In Toscana, a Pievasciata a 10 km da Siena, “Il Parco Sculture in Chianti” inaugurato nel maggio 2004 e ideato da Piero e Rosalba Giadrossi, si estende per 1 km nel bosco di querce e lecci. Le opere di arte contemporanea provengono da diversi artisti internazionali che sono stati chiamati per ispirarsi all’ambiente naturale circostante, in modo tale da creare una perfetta interazione e integrazione tra le loro opere d’arte e la natura. I materiali utilizzati per le opere variano da quelli più tradizionali come il marmo e il granito, a quelli più moderni come il plexiglass, le luci al neon o, addirittura, il suono. L’opera “Labirinto”, dell’inglese Jeff Saward, è una delle installazioni interattive più conosciute, dove il visitatore può entrare e percorrere interamente questo “labirinto di vetro”.
Un parco artistico, forse meno conosciuto in Toscana, ma non per questo meno interessante, è “Viaggio di Ritorno” di Rodolfo Lacquaniti, bio-architetto, artista ideatore e realizzatore. In questo luogo onirico, inserito all’interno dello spazio naturale dell’agriturismo “Podere Il Leccio” a Buriano (Castiglione della Pescaia), riciclare rifiuti è un’opera d’arte: le opere vengono realizzate con materiali di recupero o di scarto e assumono nuovo valore, data l’esigenza dell’artista di opporsi a coloro che ritengono utile solo ciò che è inserito all’interno del processo produttivo di consumo. Ma il parco non è solo questo e può anzi essere considerato un contenitore di esperienze multiculturali e artistiche: vengono infatti organizzati eventi, installazioni, mostre fotografiche e performance live di musica, arte o poesia, dove il pubblico può interagire e contribuire in maniera attiva.
Il 26 giugno è stato invece inaugurato il nuovo parco archeologico “Parco archeo natura di Fiavè”, un piccolo comune in provincia di Trento, all’interno della Riserva Naturale di Fiavè-Carera, patrimonio mondiale Unesco. Si tratta di una ristrutturazione delle antiche costruzioni palafitticole abitative sull’acqua che portano il visitatore ad attraversare un paesaggio ricco di memoria, archeologia, storia e natura e a rivivere le abitudini dei popoli preistorici che abitavano il luogo e il loro ingegno tecnico. Il percorso di visita è stato affiancato da pannelli informativi, filmati e tecnologie multimediali.
In Versilia, spinti dall’impossibilità di aver potuto organizzare festival o eventi artistici in questo anno di pandemia, l’associazione Cibart di Seravezza, di cui l’artista Matteo Marchetti è il presidente, ha pensato di riproporre il loro format in un percorso dove natura e arte entrano in simbiosi fra loro. La rassegna di arte e cibo che da qualche anno ha animato il cuore della cittadina in provincia di Lucca, trasformerà il reticolo delle storiche Mulattiere apuane del circuito SAV (Sentiero Alta Versilia) in una “galleria/sentiero dell’arte a cielo aperto” che verrà inaugurato il 25 luglio e resterà visibile fino al 31 di ottobre. Saranno coinvolti numerosi artisti che proporranno sculture in marmo, in ferro, in legno o in plastica ma anche opere di fotografia, pittura e altre arti visive. Le opere saranno dislocate nel percorso in un perfetto connubio fra arte, natura, creatività e sostenibilità.
A Livorno abbiamo un esempio di connubio Arte e Natura con il PAC180, Parco di Arte Contemporanea, progetto artistico e culturale legato però al concetto dell’abitare un luogo di cura: il Centro Residenziale Franco Basaglia di Livorno. Il Pac è gestito dal Atelier ABC (Atelier Blu Cammello), nato nel centro Basaglia, il cui direttore artistico è Riccardo Bargellini, con l’intento di dare la possibilità ad alcuni “residenti” di partecipare a particolari attività che sviluppino il loro potenziale artistico e creativo. Le pareti del centro residenziale e il suo parco sono state infatti ricoperte da graffiti, cartelli, sculture e tanto altro. Ogni anno nel primo week-end di luglio si organizzano le “Serate Illuminate”, manifestazione di due giorni dove artisti nazionali e internazionali, musicisti, performers e poeti sono coinvolti in stretto contatto con i pazienti psichiatrici e il pubblico.
Fino al prossimo 25 Luglio sarà invece possibile visitare a Roma “Back to Nature. Arte contemporanea a Villa Borghese”, a cura dello storico dell’arte e critico Costantino D’Orazio. Villa Borghese diventa un museo a cielo aperto, un festival e una mostra nella quale il pubblico può interagire con le opere installate che riflettono lo stretto connubio Uomo-Natura. Sono presenti artisti di fama internazionale come Loris Cecchini, Leandro Erlich, Giuseppe Gallo, Marzia Migliora, Michelangelo Pistoletto, Pietro Ruffo, Marinella Senatore e l’Accademia di Aracne. “Assembly” di Senatore, per esempio, rappresenta una pedana appositamente installata per accogliere performance ma anche azioni da parte del pubblico.
Arte e Natura, un connubio vincente dove l’arte diventa natura e la natura diventa arte.
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Testo di Carolina Trotta