- Laura Giuliano -
Nel contesto generale delle tipologie architettoniche la Villa storicamente si sviluppa in epoca rinascimentale contestualmente alla riscoperta della natura. In questo senso il modello della villa toscana, assai diffusa sui colli fiorentini, si afferma come un prototipo da emulare con caratteristiche precise e ben definite.
La villa è infatti di solito impostata come una struttura a blocco a pianta quadrata, con due piani fuori terra ed un portico centrale rivestito in bugnato. Nel contesto generale delle ville toscane, Livorno si presenta come un caso unico e molto originale presentando una estrema varietà e ricchezza di tipologie architettoniche in virtù della diversità dei suoi paesaggi.
La vera moda della villa, intesa come residenza signorile, per coltivare gli ozi, nasce a Livorno con l’800 grazie allo sviluppo della città come capitale delle bagnature estive e all’iniziativa di famiglie benestanti che cominciano a spostare le residenze dal centro verso la costa fino alle colline vicine.
Località come Montenero, Monterotondo, insieme ai nuovi abitati formatisi lungo il litorale tra Ardenza e Antignano, divengono così luoghi privilegiati dove vivere in serenità ed armonia con la natura e al tempo stesso fare sfoggio delle proprie ricchezze.
La testimonianza più significativa di questo primo sviluppo della “Villa livornese” si legge direttamente sul territorio, lungo la Via dell’Ambrogiana, che dal 1582 ha mantenuto pressoché inalterato il suo percorso. Le residenze signorili vanno ad inserirsi in questo tessuto già parzialmente occupato da ville padronali con ampi poderi, mantenendo l’aspetto della casa padronale di campagna.
Del tutto nuova e diversa è invece la “Villa al mare”, nata ad esclusivo scopo di villeggiatura per coltivare gli ozi estivi e la moda dei bagni. I caratteri architettonici che contraddistinguono questa tipologia edilizia sono legati alle possibilità offerte dalla natura marittima del luogo su cui sorgono. Dalla proprietà scompare quasi del tutto l’architettura campestre, tipica della villa di campagna, per lasciare spazio ad ampie terrazze, panoramici “belsòl” e ariosi giardini collegati spiaggette limitrofe. La residenza marina, presenta così una struttura più libera ed aperta, in modo da garantire ai villeggianti il beneficio dell’aria salmastra, tipicamente labronica.