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Tag: Turismo

Le Mura di Pisa

Mura di Pisa

Le mura di Pisa sono il più anti­co esem­pio in Ita­lia di mura cit­ta­di­ne qua­si com­ple­ta­men­te con­ser­va­te. Alte 11 metri, lun­ghe in tota­le 7 km, di cui 3 nel­la par­te nord del­la cit­tà per­cor­ri­bi­li sta­bil­men­te dal 18 mag­gio 2018.

La costru­zio­ne del­le mura par­te nel 1155, sot­to il con­so­la­to di Coc­co Grif­fi, e la par­te più anti­ca è pro­prio quel­la che costeg­gia Piaz­za dei Mira­co­li. È infat­ti pos­si­bi­le, salen­do, gode­re di un pun­to pano­ra­mi­co che abbrac­cia l’in­te­ra piaz­za, uni­co e nel suo gene­re, per poi pro­se­gui­re lun­go il cam­mi­na­men­to osser­van­do la cit­tà con occhi nuo­vi, per­den­do­si in scor­ci mai visti pri­ma e cam­mi­nan­do nel ver­de lon­ta­ni dal traf­fi­co e dal caos cittadino. 

Nei mesi esti­vi ven­go­no orga­niz­za­ti diver­si tipi di even­ti, tra cui “Mura by night”, visi­te gui­da­te in not­tur­na e col­la­bo­ra­zio­ni con altri grup­pi cit­ta­di­ni, come i Bale­strie­ri di San Marco.

Le mura sono aper­te dal vener­dì alla dome­ni­ca e nei gior­ni festi­vi dal­le 10 alle 20. I pun­ti di sali­ta e disce­sa sono 4: Tor­re S. Maria in piaz­za dei Mira­co­li, Tor­re Pie­zo­me­tri­ca sul­la pedo­na­le che par­te da Via San Fran­ce­sco, Piaz­za del­le Gon­do­le e Tor­re di legno in Piaz­za Fede­ri­co del Rosso.

Sali sul­le Mura e Vivi un’emozione: pas­seg­gia e ammi­ra dall’alto lo spet­ta­co­lo del­la Piaz­za dei Mira­co­li da una pro­spet­ti­va uni­ca, patri­mo­nio mon­dia­le UNESCO.

Coo­p­Cul­tu­re, Coo­pe­ra­ti­va Iti­ne­ra e Pro­mo­cul­tu­ra costi­tui­sco­no l’as­so­cia­zio­ne di impre­se che gesti­sce il cam­mi­na­men­to in quo­ta del­le Anti­che Mura di Pisa.

Per infor­ma­zio­ni e con­tat­ti con­sul­ta­re il sito web o la pagi­na Facebook: 


Testo di Manue­la D’Orlando

Capraia: visioni e identità

Capra­ia: visio­ni e identità
Lavo­ri in cor­so per un cen­tro di docu­men­ta­zio­ne dell’isola

Regio­ne Tosca­na – asses­so­ra­to Cul­tu­ra e Università
Comu­ne di Capraia
A cura di Coop Itinera

Il saba­to 5 e dome­ni­ca 6 set­tem­bre a Capra­ia vie­ne pre­sen­ta­to il pro­get­to del­la Regio­ne Tosca­na e del Comu­ne di Capra­ia, deno­mi­na­to Capra­ia : Visio­ni e Iden­ti­tà, rea­liz­za­to dal­la Coop Iti­ne­ra. Il 6 in par­ti­co­la­re, pres­so il com­ples­so di San­t’An­to­nio, alla pre­sen­za del­la Vice Pre­si­den­te del­la Regio­ne Tosca­na Moni­ca Bar­ni e del Diret­to­re Rober­to Fer­ra­ri si svol­ge­rà un inte­res­san­te con­ve­gno sui temi affron­ta­ti dal pro­get­to, che sono appun­to la rico­stru­zio­ne del­la sto­ria dell’isola, l’importanza di una rico­gni­zio­ne di tut­te le fon­ti docu­men­ta­rie che riguar­da­no la Capra­ia, dedi­can­do uno spa­zio par­ti­co­la­re al tema dell’antico dia­let­to capra­ie­se oggi scom­par­so. Inol­tre sarà pre­sen­ta­ta la nuo­va biblio­te­ca di Capra­ia, uno dei risul­ta­ti del pro­get­to e nuo­vo luo­go di rife­ri­men­to per appro­fon­di­men­ti e ricer­che o sem­pli­ce acces­so alla cono­scen­za e alle lettura.

Il pro­get­to nel suo com­ples­so ha l’obiettivo di ricom­por­re il rac­con­to di Capra­ia, fat­to di sto­rie, imma­gi­ni, testi­mo­nian­ze, stu­di, docu­men­ti. L’isola, cono­sciu­ta da mol­ti come meta esti­va di vacan­za ha una sto­ria inte­res­san­te da rac­con­ta­re: a par­ti­re dal­le vicen­de dell’isola di Capra­ia, dal pas­sa­to anche più recen­te e dal dia­let­to che un tem­po si par­la­va, è pos­si­bi­le anche ren­de­re più com­pren­si­bi­le l’atmosfera pecu­lia­re che qui anco­ra si respi­ra, fat­ta di per­so­ne, di case, di splen­di­di scor­ci di pae­sag­gio, di luce, di pro­fu­mi e di mare.

Con que­ste pre­mes­se è sta­to avvia­to e rea­liz­za­to il bel pro­get­to visio­ni e iden­ti­tà, che pone soli­de basi per ren­de­re vera­men­te acces­si­bi­le il ric­co patri­mo­nio riguar­dan­te l’isola, fat­to di docu­men­ti, mate­ria­li di archi­vio, imma­gi­ni, ricer­che e stu­di che nel tem­po sono sta­ti pro­dot­ti gra­zie al lavo­ro di sto­ri­ci appas­sio­na­ti. Il lavo­ro è sta­to rea­liz­za­to dal­la coop Iti­ne­ra pro­prio con il coin­vol­gi­men­to di chi nel tem­po ha lavo­ra­to all’ap­pro­fon­di­men­to degli aspet­ti sto­ri­ci dell’isola, ma anche di colo­ro che testi­mo­nia­no con il loro quo­ti­dia­no l’amore e l’attaccamento a Capra­ia e che han­no rac­con­ta­to la loro visio­ne, uni­ca, dell’isola.

Un lavo­ro appas­sio­na­to e appas­sio­nan­te che ci augu­ria­mo pos­sa esse­re apprez­za­to da tut­ti. I pro­get­ti cul­tu­ra­li come que­sto han­no il com­pi­to di dare risal­to all’au­ten­ti­ci­tà del ter­ri­to­rio alla sua nar­ra­zio­ne e com­pren­sio­ne, con il pro­po­si­to anche di amplia­re la par­te­ci­pa­zio­ne socia­le e di raf­for­za­re il sen­so iden­ti­ta­rio, per­met­ten­do anche di com­pren­de­re fat­to­ri cri­ti­ci, sfi­de aper­te, in par­ti­co­la­re quel­le lega­te alla capa­ci­tà di accre­sce­re real­men­te i livel­li di acces­so e di frui­zio­ne del patri­mo­nio cul­tu­ra­le e il gra­do di par­te­ci­pa­zio­ne del­le comunità.

Ecco quin­di che la crea­zio­ne di una biblio­te­ca per Capra­ia, che il pro­get­to pre­ve­de, con­se­gne­rà un luo­go essen­zia­le di coe­sio­ne socia­le, in cui la comu­ni­tà loca­le si rico­no­sce e si rive­la, attra­ver­so l’accesso a tut­te le fon­ti docu­men­ta­rie, le sto­rie, le imma­gi­ni, gli archi­vi docu­men­ta­ri, che nel loro insie­me ci resti­tui­sco­no il filo ros­so che lega tut­ta l’affascinante vicen­da dell’isola di Capra­ia, uni­ca, come solo quel­le del­le iso­le san­no essere.

Il pro­get­to ha pre­vi­sto inol­tre la rea­liz­za­zio­ne di un volu­me VISIONIIDENTITA’, rea­liz­za­to da Fran­ce­sco Levy, foto­gra­fo, e Mar­ghe­ri­ta Neri, antro­po­lo­ga, fat­to di ritrat­ti e imma­gi­ni del­la Capra­ia attua­le, com­ple­ta­to con inter­vi­ste e rac­con­ti regi­stra­ti sul cam­po dedi­ca­to agli aspet­ti rile­van­ti dell’attuale rac­con­to del­la Capra­ia, con­se­gnan­do un ritrat­to com­po­si­to ma genui­no dell’isola, obbli­gan­do­ci a por­re più atten­zio­ne anche ai suoi abi­tan­ti e alle loro vicen­de, anche per­so­na­li, che diven­ta­no in que­sto caso, memo­ria collettiva.

Capraia Visioni e Identità

Montecatini Val di Cecina, un tesoro nascosto della Toscana

Mon­te­ca­ti­ni Val di Ceci­na è un luo­go tut­to da visi­ta­re: un pic­co­lo bor­go tosca­no con una gran­de sto­ria cir­con­da­to da un pae­sag­gio natu­ra­le di gran­de fasci­no. Una tap­pa da non per­de­re per tut­ti colo­ro che cer­ca­no tran­quil­li­tà e cono­sce­re la qua­li­tà cul­tu­ra­le di que­sta regio­ne. La Minie­ra di rame con le sue anti­che gal­le­rie ed i suoi ampi spa­zi, rap­pre­sen­ta la par­ti­co­la­ri­tà di que­sto territorio.
Si rin­gra­zia Gabrie­le Cian­dri per il bel­lis­si­mo video rea­liz­za­to gra­zie alla pro­mo­zio­ne del Comu­ne di Mon­te­ca­ti­ni Val Di Ceci­na ed alla col­la­bo­ra­zio­ne del­la coo­pe­ra­ti­va Itinera.

Il giro dei fossi medicei che conquista

Livorno in battello con Itinera

Livor­no. Anche il giro lun­go i fos­si medi­cei, alla sco­per­ta del­la cit­tà via acqua pia­ce. È un’attrazione che fun­zio­na. Paro­la di Fabri­zio Otto­ne, da 8 anni gui­da turi­sti­ca spe­cia­liz­za­ta su Livor­no che fa par­te dell’associazione Gui­de Labro­ni­che. Ore 11: è lui a rac­con­ta­re la cit­tà a una qua­ran­ti­na di ingle­si, olan­de­si, austra­lia­ni, bel­gi a bor­do del Mar­co­po­lo (12 euro il bigliet­to inte­ro). Il coman­dan­te di bor­do è Ric­car­do Bar­ghi­gia­ni. «Abbia­mo por­ta­to in giro oltre cen­to per­so­ne, è anda­ta bene, ma se guar­dia­mo il tota­le dei pas­seg­ge­ri sbar­ca­ti è un nume­ro anco­ra trop­po pic­co­lo», dice. Fa rife­ri­men­to ai 9mila cro­ce­ri­sti arri­va­ti in città.
È chia­ro che i più scel­go­no i tour nel­le cit­tà vici­ne di Pisa, Firen­ze e Luca, ma è altret­tan­to lam­pan­te che per pro­muo­ve­re Livor­no si può fare di più. «Sono due i bat­tel­li di linea che effet­tua­no il ser­vi­zio, quel­lo gesti­to dal­la coop Iti­ne­ra e quel­lo di Livor­no sai­ling: io lavo­ro come gui­da su entram­bi». Cosa pia­ce di più a chi vie­ne da fuo­ri ed è abi­tua­to a vede­re il mon­do? «Col­pi­sce mol­to il pas­sag­gio da piaz­za del­la Repub­bli­ca, il mer­ca­to del­le Vet­to­va­glie e anche la Vene­zia impres­sio­na mol­ta: fa col­po addi­rit­tu­ra sugli olan­de­si che arri­va­no da Amster­dam che di cana­li e vie flu­via­li se ne inten­do­no», chiude.(f.s.)

Cre­di­ts: S, F. “Il Giro Dei Fos­si Medi­cei Che Con­qui­sta.” Il Tir­re­no, 19 May 2018.

S.MAR.T.I.C Sviluppo MARchio Territoriale dell’Identità Culturale

Logo SMARTIC

Pro­po­sto da impre­se con pro­fon­da cono­scen­za dei rispet­ti­vi ter­ri­to­ri, il pro­get­to S.MAR.T.I.C affron­ta in modo inno­va­ti­vo la sfi­da dell’attrattività turi­sti­ca dell’area di coo­pe­ra­zio­ne attra­ver­so la valo­riz­za­zio­ne e cer­ti­fi­ca­zio­ne dell’Identità Cul­tu­ra­le-com­po­sta da soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le socia­le e culturale‑, di impre­se pre­sen­ti all’interno di aree pilo­ta map­pa­te dal pro­get­to. Obiet­ti­vo gene­ra­le è pro­muo­ve­re l’area come meta turi­sti­ca uni­for­me, defi­nen­do gli stan­dard di un mar­chio rico­no­sciu­to che aiu­te­rà le impre­se ad attrar­re “turi­sti con­sa­pe­vo­li”. Per que­sto è pre­vi­sta la cer­ti­fi­ca­zio­ne e valo­riz­za­zio­ne di 75 impre­se e del­le aree pilo­ta in cui risie­do­no e la crea­zio­ne di un logo, di una gui­da turi­sti­ca e di stru­men­ti web per la pro­mo­zio­ne. Il pro­get­to è bien­na­le (2017 – 2018) e pre­ve­de que­ste atti­vi­tà: map­pa­tu­ra dei ter­ri­to­ri, crea­zio­ne del disci­pli­na­re del mar­chio, ser­vi­zi per la cer­ti­fi­ca­zio­ne del­le impre­se e pro­mo­zio­ne dell’offerta.

Rete di impre­se partecipanti:

  • Coop. Iti­ne­ra- Livor­no, Tosca­na capo­fi­la di progetto

Part­ner:

  • Con­sor­zio Pega­so (Tosca­na)
  • CCIFM (Regio­ne Paca)
  • Con­trol­lo Qua­li­tà (Sar­de­gna)
  • MI.DA Char­ter (Sar­de­gna)
  • Con­sor­zio Due Rivie­re (Ligu­ria)
  • Coop. Daf­ne (Ligu­ria)